Artrite, artrosi e reumatismi: la guida per riconoscere il dolore articolare

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Elderly female is expressing pain

03.11.2025

Quando il dolore alle articolazioni crea confusione: facciamo chiarezza sui termini più utilizzati

Il dolore articolare è un problema che accomuna milioni di italiani, ma spesso genera confusione quando si tratta di distinguere tra artrite, artrosi e reumatismi. Questi termini vengono frequentemente utilizzati in modo intercambiabile, creando fraintendimenti che possono influire sulla corretta comprensione della propria condizione di salute.

 

La distinzione tra queste patologie è fondamentale perché, nonostante condividano sintomi simili come dolore erigidità articolare, hanno nature completamente diverse e richiedono approcci terapeutici specifici.

 

Cos'è l'artrite: la natura infiammatoria del problema

L'artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica e autoimmune che colpisce primariamente le articolazioni, in particolare quelle di mani, polsi, caviglie e piedi. Si tratta di una patologia sistemica che coinvolge il sistema immunitario, manifestandosi principalmente con un'infiammazione delle articolazioni.

 

La malattia colpisce più frequentemente il sesso femminile, soprattutto nella fascia tra i 40 e i 60 anni, ma può esordire a qualsiasi età. La prevalenza è stimata intorno all'1%della popolazione generale adulta.

 

L'artrite si manifesta con sintomi infiammatori evidenti:

 

  • gonfiore e tumefazione delle articolazioni;
  • arrossamento della zona colpita;
  • aumento della temperatura locale;
  • rigidità articolare prolungata, soprattutto al mattino;
  • dolore spontaneo anche a riposo.

 

Le piccole articolazioni di mani e piedi sono le più frequentemente coinvolte, e le forme più aggressive possono arrivare a deformare l'osso fino a impedire anche i movimenti quotidiani.

 

L'artrosi: quando l'articolazione si "consuma"

L'artrosi rappresenta una realtà completamente diversa dall'artrite. Non è una malattia infiammatoria, ma una forma degenerativa cronica legata principalmente all'invecchiamento delle strutture ossee e articolari.

 

Questa patologia si sviluppa principalmente nelle persone sopra i 50 anni ed è caratterizzata dal progressivo consumo della cartilagine articolare. L'artrosi rappresenta più del 70% delle forme reumatiche, rendendola molto più diffusa dell'artrite.

 

I sintomi dell'artrosi si distinguono nettamente da quelli dell'artrite:

 

  • dolore meccanico che compare quando si usa l'articolazione;
  • rigidità modesta che dura generalmente pochi minuti;
  • rumori articolari (scricchiolii) durante i movimenti;
  • miglioramento con il riposo;
  • assenza di segni infiammatori significativi.

 

Le articolazioni più colpite sono quelle soggette a piccoli traumi come mani, piedi, anche, ginocchia e colonna vertebrale.

 

I reumatismi: un termine generico per i dolori articolari

Il termine reumatismo non appartiene al gergo medico, ma è spesso impiegato dalle persone per intendere in generale i dolori articolari, siano essi dovuti ad artrite o ad artrosi. Si tratta di una parola utilizzata per descrivere sintomi come dolore e rigidità ad articolazioni, tendini e muscoli.

 

Quando le persone parlano di "reumatismo" spesso si riferiscono erroneamente all'artrite reumatoide, mentre allo stesso modo utilizzano il termine "artrite" riferendosi all'artrosi.

 

Ricapitolando le differenze:

 

Caratteristica

Artrite

Artrosi

Reumatismi

Natura

Infiammatoria autoimmune

Degenerativa meccanica

Termine generico

Età tipica

Qualsiasi età, anche bambini

Principalmente dopo i 50 anni

Variabile

Dolore

Spontaneo, anche a riposo

Solo durante il movimento

Dipende dalla causa

Rigidità

Prolungata, mattutina

Breve, pochi minuti

Variabile

Infiammazione

Presente (gonfiore, calore)

Assente o minima

Dipende dalla patologia

Miglioramento

Con l'attività moderata

Con il riposo

Variabile

 

Come si curano i reumatismi e le patologie articolari

Premettendo che è sempre necessario domandare al proprio medico curante in che modo affrontare queste patologie, i dolori reumatici possono essere trattati con terapia farmacologica mirata a base di:

 

  • FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei);
  • terapia cortisonica, per i casi più severi;
  • DMARD (farmaci antireumatici modificanti la malattia) per l'artrite reumatoide.

 

Oltre ai farmaci, esistono anche strategie terapeutiche alternative, come l’agopuntura, il trattamento a ultrasuoni, la terapia TECAR e le infiltrazioni intra-articolari a base di acido ialuronico. In più, la terapia del freddo con impacchi di ghiaccio permette di trovare beneficio.

 

L'importanza della prevenzione

I dolori reumatici possono essere contrastati attraverso la prevenzione, che si traduce nell'adozione di stili di vita corretti: i principali sono

 

  • il mantenimento del peso corporeo ideale;
  • fare attività fisica leggera regolarmente;
  • evitare una postura scorretta;
  • alimentazione sana ed equilibrata.

 

Quando rivolgersi allo specialista

È fondamentale comprendere che l'artrosi è una patologia principalmente di carattere ortopedico, mentre l'artrite viene seguita tipicamente dallo specialista in reumatologia. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo sono essenziali per prevenire danni articolari irreversibili, specialmente nel caso dell'artrite reumatoide.

 

Riconoscere le differenze tra artrite, artrosi e reumatismi non è dunque solo una questione terminologica, ma un passo fondamentale per comprendere la propria condizione di salute e accedere alle cure più appropriate. Mentre l'artrite richiede un approccio antinfiammatorio e immunosoppressivo, l'artrosi beneficia maggiormente di trattamenti meccanici e protettivi della cartilagine. In ogni caso, il dialogo con i professionisti sanitari rimane la chiave per una gestione efficace del dolore articolare.

Fonti

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