Colpo della strega: cos'è esattamente e cosa fare (e non fare) nelle prime 24 ore

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Man got up from chair and grabbed for a sore back.

07.11.2025

Capisci come intervenire subito quando parte questo blocco muscolare acuto che paralizza la schiena.

Chinarsi per raccogliere un oggetto, allacciarsi le scarpe o sollevare le buste della spesa: il temuto colpo della stregapuò arrivare all'improvviso, spesso durante le attività più banali. In un attimo ci si ritrova letteralmente "piegati in due”, bloccati da un dolore lancinante alla schiena che sembra non dare tregua. 

 

Questo fenomeno, tecnicamente chiamatolombalgia acuta o blocco lombare acuto, colpisce milioni di persone ogni anno e può durare da alcuni giorni a una settimana. La buona notizia è che, pur essendo molto doloroso, raramente indica problemi gravi e nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente con le giuste accortezze. Vediamo come.

 

Che cos'è il colpo della strega: il meccanismo del blocco

Il colpo della strega non è altro che una contrattura muscolare improvvisa e involontaria che coinvolge principalmente i muscoli paravertebrali della zona lombare. Questo spasmo muscolare rappresenta un meccanismo di difesa automatico che il nostro corpo mette in atto per proteggere la colonna vertebrale da potenziali danni maggiori.

 

Il meccanismo scatta quando le fibre muscolari vengono sollecitate in modo anomalo o subiscono un allungamento eccessivo. I muscoli più frequentemente coinvolti sono il quadrato dei lombi, i paravertebrali e l'ileo-psoas. In alcuni casi, il problema può anche derivare da un blocco delle faccette articolari, le piccole articolazioni che collegano le vertebre tra loro e che guidano i movimenti della schiena.

 

La sensazione descritta da chi ne soffre è quella di ricevere una "bastonata" nella parte bassa della schiena, accompagnata da una rigidità articolareestrema che impedisce di raddrizzarsi completamente. Il dolore è tipicamente localizzato su un lato della schiena e può irradiarsi verso il gluteo e la parte posteriore della coscia.

 

Le cause principali: perché succede

Contrariamente a quanto si pensa, il colpo della strega spesso non ha una causa funzionale specifica ma è semplicemente la conseguenza di un movimento brusco o mal eseguito. Le situazioni più comuni che lo scatenano includono:

 

  • movimenti improvvisi come torsioni brusche del busto o flessioni rapide per raccogliere oggetti dal pavimento;
  • sollevamento di pesi, specialmente se eseguito con tecnica scorretta o quando i muscoli sono "freddi";
  • postura scorretta prolungata come durante il sonno o davanti al computer;
  • sforzi dopo periodi di inattività;
  • colpi di freddo, perché l'esposizione improvvisa al freddo può irrigidire la muscolatura.

 

Il fenomeno colpisce più frequentemente le persone oltre i 35-40 anni, età dopo la quale muscoli e articolazioni iniziano a perdere tonicità ed elasticità, diventando più suscettibili alle sollecitazioni brusche. Tuttavia, può verificarsi a qualunque età, soprattutto in chi ha uno stile di vita sedentario o soffre già di problemi lombari.

 

I sintomi: come riconoscerlo

Il colpo della strega è inconfondibile per le sue caratteristiche distintive, già in parte accennate sopra:

 

  • dolore improvviso e intenso, descritto come lancinante, pungente o come una "pugnalata" nella zona lombare;
  • blocco del movimento, con l’impossibilità di raddrizzare completamente la schiena;
  • posizione antalgica: il corpo assume spontaneamente una posizione piegata in avanti e spesso inclinata lateralmente;
  • rigidità muscolare dei muscoli della schiena, che si presentano contratti e dolenti al tatto;
  • possibili irradiazioni verso glutei e cosce, senza però scendere oltre il ginocchio.

 

È importante sapere che il dolore peggiora con i movimenti, soprattutto le torsioni e l'allungamento, mentre tende a diminuire in posizione sdraiata o seduta.

 

Cosa fare nelle prime 24 ore: la gestione immediata

Le prime ore dopo un colpo della strega sono cruciali per limitare il dolore e favorire una pronta guarigione. Ecco allora la strategia da seguire passo dopo passo.

 

Riposo controllato e posizioni di sollievo

Il riposo a letto è raccomandato ma solo per 12-24 ore al massimo. Rimanere fermi troppo a lungo può infatti indebolire ulteriormente la muscolatura e prolungare i tempi di recupero. Le situazioni più confortevoli sono:

 

  • posizione supina, sdraiati a pancia in su con le gambe sollevate ad angolo retto, poggiando i polpacci su una sedia o cuscini;
  • posizione fetale, sdraiati su un fianco con le ginocchia piegate verso il petto;
  • posizione prona, stendendosi a pancia in giù o nella cosiddetta posizione "cobra" dello yoga.

 

Terapia con ghiaccio o calore

L'applicazione alternata di un impacco freddo o caldo per curare la lombalgia rappresenta uno dei rimedi più efficaci. In particolare, è importante nelle prime 24-48 ore applicare ghiaccio avvolto in un panno sulla zona dolorante per 15-20 minuti ogni 3-4 ore, così che il freddo aiuti a ridurre l'infiammazione e l'edema; dopo 2-3 giorni è possibile passare al calore con borse dell'acqua calda, fasce auto-riscaldanti o bagni caldi per 20 minuti, 3-4 volte al giorno. Il calore favorisce il rilassamento muscolare e migliora la circolazione sanguigna.

 

Farmaci per il controllo del dolore

L'assunzione di antinfiammatori non steroidei (FANS) può fornire sollievo significativo dal dolore e dall'infiammazione. Si può optare per farmaci per via orale- ibuprofene, naprossene o diclofenac, sempre rispettando i dosaggi indicati - o per via topica come nel caso di gel, creme o cerotti antinfiammatori, da applicare direttamente sulla zona interessata.

 

È sempre raccomandabile consultare il medico o il farmacista prima di assumere qualsiasi farmaco, soprattutto nel caso si abbiano altre patologie o si stiano assumendo altri medicinali.

 

Cosa evitare assolutamente

Durante la fase acuta del colpo della strega, alcuni comportamenti possono peggiorare la situazione, in particolare:

 

  • il riposo prolungato, in quanto stare a letto per più di 24-48 ore indebolisce la muscolatura;
  • i movimenti bruschi - evitare torsioni, flessioni rapide o sollevamento di pesi;
  • i massaggi, che durante i primi giorni sono controindicati perché possono aumentare l'infiammazione; 
  • le manipolazioni - meglio evitare trattamenti osteopatici o chiropratici fino alla riduzione del dolore acuto;
  • ignorare il dolore e continuare con le attività normali, atteggiamento che può aggravare la contrattura;
  • posizioni fisse prolungate, perché potrebbe aumentare la rigidità.

 

La fase di recupero: cosa fare dopo 48-72 ore

Superata la fase acuta più dolorosa, inizia il periodo di recupero graduale che richiede un approccio attivo in varie fasi.

 

Mobilizzazione progressiva

È fondamentale ricominciare a muoversigradualmente non appena il dolore inizia a diminuire. Movimenti delicati come camminare lentamente, fare stretching leggero o esercizi posturali semplici aiutano a prevenire la rigidità prolungata, a mantenere il tono muscolare, a favorire la circolazione e ad accelerare il processo di guarigione.

 

Fisioterapia mirata

Dopo i primi giorni può essere molto utile rivolgersi a un fisioterapista per effettuare esercizi specifici, come lo stretching mirato per i muscoli lombari e rinforzo del core, nonché a terapie manuali - come massaggi decontratturanti,una volta ridotta l'infiammazione - e sedute di educazione posturale, ovvero di apprendimento di movimenti corretti per prevenire recidive.

 

Se lo ritiene opportuno, il fisioterapista può avvalersi anche di terapie strumentali come ultrasuoni, tens o laserterapia per accelerare la guarigione.

 

Quando consultare il medico

Nella maggior parte dei casi, il colpo della strega si risolve spontaneamente entro 7-10 giorni. Consultare il proprio medico è sempre buona norma per avvertirlo della condizione; tuttavia, è importante rivolgersi a uno specialista della salute soprattutto se:

 

  • il dolore persiste oltre una settimana senza miglioramenti;
  • si verificano episodi ricorrenti nel corso di alcuni mesi;
  • il dolore si irradia lungo la gamba oltre il ginocchio;
  • compaiono formicolii, intorpidimento o debolezza agli arti inferiori;
  • si hanno difficoltà nel controllo della vescica o dell'intestino.

 

In questi casi potrebbe essere necessario approfondire con esami strumentali come radiografie, TAC o risonanza magnetica per escludere problemi più seri come ernie del disco o patologie vertebrali.

 

Prevenzione: come evitare futuri episodi

La prevenzione rimane l'arma più efficace contro il colpo della strega. Le strategie principali includono:

 

  • mantenere una postura corretta durante tutte le attività quotidiane;
  • fare esercizio fisico regolare per mantenere muscoli forti ed elastici;
  • fare sempre il riscaldamento prima di attività fisiche impegnative;
  • usare una tecnica corretta per sollevare pesi - piegando le ginocchia e tenendo la schiena dritta;
  • controllare il peso corporeo, perché il sovrappeso aumenta il carico sulla colonna;
  • badare all’ergonomia sul lavoro, utilizzando sedie e postazioni adeguate;
  • dedicare alcuni minuti al giorno all'allungamento muscolare, con piccole sedute di stretching quotidiano.

 

In sostanza, il colpo della strega, pur essendo un'esperienza dolorosa e limitante, rappresenta nella maggior parte dei casi un episodio autolimitante. La chiave per una guarigione rapida sta nel comportarsi correttamente nelle prime ore: riposo breve, controllo del dolore con ghiaccio e farmaci appropriati, seguiti da una graduale ripresa del movimento. Importante è anche interpretare questo episodio come un campanello d'allarme che ci invita a prenderci maggiore cura della nostra schiena attraverso esercizio fisico regolare, posture corrette e uno stile di vita attivo. Con le giuste precauzioni e un approccio consapevole, è possibile non solo superare efficacemente il colpo della strega ma anche prevenire future recidive, mantenendo una schiena sana e funzionale nel tempo.

Fonti

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